Un mondo in cui chiunque a partire da un’idea può creare (quasi) qualsiasi cosa sembra la trama avvincente di un libro di fantascienza. Invece è il presente, anzi la moda, rivoluzionaria, dei primi decenni del nuovo millennio. Stiamo parlando della stampa 3D, la tecnologia che consente di riprodurre qualsiasi oggetto tridimensionale semplicemente progettandolo tramite un software di modellazione e stampandolo con una stampante 3D. Grazie alla filosofia open source e all’ambizione dei makers pionieri, le stampanti 3D affollano il mercato e hanno ormai prezzi accessibili a qualsiasi tasca. Chi è già entrato nel business non se ne pente! Per aprire un FabLab, ovvero un laboratorio di stampa tridimensionale in cui il cliente può progettare e stampare la sua idea con l’aiuto di un collaboratore esperto, e un 3D printing store, per la rivendita di macchine e materiali per la stampa 3D, non è necessario essere ingegneri informatici, né investire un capitale elevato. Le città italiane stanno facendo a gara per avere i loro FabLab e numerose sono le richieste alle istituzioni perché il mercato della stampa 3D venga agevolato e incoraggiato. La Terza Rivoluzione Industriale è alle porte e l’universo dei makers e di chi vorrebbe avere gioielli, complementi d’arredo, attrezzi da lavoro personalizzati e su misura è in continua espansione. Come se non bastasse, i FabLab possono offrire un servizio di prototipazione rapida ed economica alle aziende e fungere da connettori tra i designer emergenti e gli investitori. I FabLab sono le fabbriche, le botteghe e i negozi del futuro! |
*Contenuti tratti dal sito creaimpresa.it