Attività all'aria aperta

A5 - Come avviare un allevamento biologico all'aperto di galline ovaiole e quaglie

Da qualche anno a questa parte, se si pensa ad un allevamento di galline ovaiole vengono in mente scene crude di sovraffollamento e denutrizione, batterie di volatili che hanno difficoltà a cibarsi e a respirare, operazioni di sessaggio dei pulcini cruente e disumane. Le battaglie ambientaliste e i media non fanno che ricordarci che molte aziende sfruttano questi animali senza umanità, piegando alla logica del profitto ogni comportamento e bisogno naturale. Le cose, tuttavia, stanno cambiando. A muoversi per prima è stata l’Unione Europea, vietando gli allevamenti in batteria. Il resto lo hanno fatto i consumatori, premiando con i loro acquisti gli allevamenti all’aperto e biologici. Avviare un allevamento all’aperto di galline ovaiole in questa fase significa colmare il vuoto di produzione creato dagli allevamenti illegali e soddisfare la richiesta sempre in crescita di uova biologiche del territorio. In un’azienda agricola di medie dimensioni, accanto alle galline è possibile allevare anche quaglie, tacchini, oche, anatre e avicoli ornamentali e vendere uova da cova, pulcini e esemplari da riproduzione agli altri allevatori. Il comparto avicolo è ben supportato da consorzi e associazioni di categoria su tutto il territorio nazionale e può riservare soddisfazioni a tutti coloro che vogliono crearsi un reddito e al tempo stesso inventarsi un lavoro all’aria aperta e a contatto con questi simpatici animali.

 

*Contenuti tratti dal sito creaimpresa.it