Attività all'aria aperta

A16 - Come avviare un'attività di taglio, raccolta e vendita di legna da ardere

I combustibili fossili si stanno esaurendo e le complicazioni climatiche derivanti dal loro sfruttamento si fanno ogni giorno più tangibili. Mai come in questi anni, gli sforzi degli esperti internazionali sono stati concentrati su uno scopo: trovare un combustibile sostenibile, privo di effetti inquinanti, che costi poco. La risposta è arrivata dal passato: sfruttare il patrimonio forestale per ottenere legna da ardere. Una soluzione che ha preso subito piede, dato che sono già migliaia gli italiani che hanno scelto di risparmiare riscaldando le proprie case con stufe, camini e caldaie a legna. Nonostante il nostro paese disponga di oltre 10 milioni di ettari di bosco, la quasi totalità di legna da ardere consumata in Italia è importata. Perché? Perché le imprese boschive esistenti riescono a sfruttare solo il 25% del nostro patrimonio forestale. Avviare un’impresa boschiva, specializzata in approvvigionamento, taglio, lavorazione e vendita di legna da ardere, può rivelarsi un’attività redditizia, non solo per chi ha boschi di proprietà su cui effettuare il taglio. I clienti non mancano, comprese le attività di ristorazione che utilizzano il forno a legna e le imprese edili, in continua evoluzione verso la bioedilizia. Inoltre, acquistando solo pochi macchinari in più – anche usati – l’impresa boschiva può essere competitiva anche nel campo delle biomasse: producendo cippato e bricchetti. In alcune regioni, per diventare operatori forestali è necessario seguire un corso di formazione. In quasi tutte, sono presenti consorzi forestali che aiutano gli imprenditori nella commercializzazione dei prodotti e nel rispetto delle norme. La filiera legno-energia è il futuro...non farti bruciare dalla concorrenza!

*Contenuti tratti dal sito creaimpresa.it